Budde (Buddeus), Johann Franz, filosofo e teologo luterano tedesco, nato il 25 giugno 1667 ad Anklam e morto il 19 novembre 1729 a Gotha. Dal 1685 studiò a Wittenberg, dove ottenne il grado di magister legens nel 1687, diventando aggiunto della facoltà di filosofia dell’Università di Wittenberg nel 1689. Dal 1689 a 1692 insegnò all’Università di Jena, dedicandosi in particolare agli studi storici, e passò nel 1692 come professore di greco e latino al liceo di Coburg. Nel 1693 fu chiamato come professore di filosofia morale all’Università di Halle, di recente fondazione, conseguendovi inoltre la promozione in teologia. Nel 1705 si trasferì a Jena per ricoprire la seconda cattedra di teologia fino al 1715, quando passò alla prima cattedra di teologia. Nello stesso anno gli venne anche conferita la carica di consigliere ecclesiastico a Gotha. La sua vasta produzione scientifica, che ebbe grande ripercussione sull’attività accademica del suo tempo, è caratterizzata da una concezione storica e di fondazione scientifica della teologia che rimanda già all’Illuminismo e risulta di notevole rilievo sul piano storico-documentario. Nel pensiero di Budde (avverso al wolffismo), influenzato dalla filosofia di John Locke e di Christian Thomasius, suo collega a Halle, nonché, per certi versi, vicino a posizioni pietistiche – un pensiero che in ambito teologico mantiene una linea intermedia tra pietismo e ortodossia –, la filosofia pratica assume un ruolo centrale. Tra le sue opere di maggior rilievo – che apparvero tutte in numerose edizioni – vanno menzionati gli Elementa philosophiae practicae (1697), le Institutiones philosophiae eclecticae (1703) in due parti – Elementa philosophiae instrumentalis e Elementa philosophiae theoreticae – nonché le Institutiones philosophiae moralis (1711), la prima etica luterana di ampio respiro. Celebri inoltre le Theses theologicae de atheismo et superstitione (1717), le Institutiones theologiae dogmaticae (1723) e i suoi scritti di carattere storico, tra cui gli Analecta historiae philosophicae (1706), l’Historia ecclesiastica veteris testamenti (1715), l’Historia critica theologiae dogmaticae et moralis (1725) e l’Isagoge historico-theologica ad theologiam universam singulasque eius partes (1727). L’approccio storico-filosofico di Budde ha visto uno sviluppo significativo nella monumentale Historia critica philosophiae (1742-1767) del suo allievo Johann Jakob Brucker.